Questo itinerario , in condizioni non proibitive d’ innevamento , si può effettuare anche d’inverno salendo per la dorsale sub che dal Pian del Bene porta sino alla vetta. Qui una croce metallica domina su gran parte dell’alta valle Trompia dalle montagne a ridosso del passo Maniva alle montagne valsabbine dove è incastonato il lago d’Idro.
Ascesa : 900 mt. circa
Lunghezza anello : 14 Km.
Durata : 6,00 h.
Altitudine partenza : 890 mt.
Altitudine max. : 1755 mt.
Periodo : Primavera, Estate
Difficoltà : EE (Escursionisti Esperti)
Punti interesse : itinerario di cresta, presenza di svariate malghe lungo il percorso
Tipo percorso : vario(strada cementata e sterrata, sentiero ,tracce di sentiero su fondo erboso)
Appoggio :
Equipaggiamento : abbigliamento da trekking
Giunti al paese di Odeno invece di seguire la strada che va verso Marmentino ci si dirige verso il parco giochi sottostante la chiesa, dove è possibile anche parcheggiare . Chi fosse intenzionato a proseguire deve essere munito di permesso per compiere il tratto di strada che sale fino alla Loc. Ronchi in quanto sussiste un divieto di transito escluso i residenti su tutta la carrareccia . Il permesso è acquistabile per pochi euro presso il tabaccaio in centro al paese , cosi facendo si evitano tre e più chilometri di avvicinamento e duecento metri circa di dislivello.
Da Odeno percorriamo la carrozzabile che si inoltra sul fianco destro della valle in direzione della Loc. Ronchi. Giunti in prossimità di alcune case in Loc. Fontane effettuiamo un paio di tornanti e subito dopo, in prossimità di un bivio, giriamo a sinistra per raggiungere la Loc. Piazze che si trova nei pressi di Piani di Vaghezza raggiungibile anche dal paese di Marmentino situato nella valle confinante. La carrareccia che seguiamo è parecchio rovinata causa del passaggio di rimorchi pesanti addetti allo sgombero dei tronchi caduti in seguito alla tormenta Vaia.
Giunti in Loc. Piazze troviamo un area picnic ed invece di proseguire per la strada sterrata giriamo verso destra seguendo le indicazioni per il Pian del Bene che si può raggiungere in poco meno di un ora. Il tracciato è ben segnato ed entra subito nel folto della vegetazione, parte di esso fa parte del sentiero 3V che si effettua come percorso trekking ad anello di più giorni partendo colline di Brescia fino al passo Maniva.
Nella parte più alta troviamo un più aperto e fantastico faggeto. Questo particolare inverno secco ha reso il terreno molto arido e non essendoci stata la compattazione del fogliame per la presenza della neve, segni e tracce dell’itinerario sono rimaste sepolte. Solo dalle rocce più alte risaltano i colori bianco azzurri del segnavia delle 3V e ogni tanto la presenza di gruppi di Bucaneve ci allietano la vista. Più ci alziamo e più l’ombra del faggeto fa spazio al chiaro dell’alpeggio, e in men che si dica ci troviamo a lambire i prati rossastri che incontriamo al Pian del Bene.
La dorsale si presenta spoglia completamente di neve tranne qualche chiazza ghiacciata sui versanti più a nord, la seguiamo con alcuni sali e scendi fino all’ultimo dosso da cui si intravede già la croce di vetta. Alcuni sporadici boschi di mughi fa da contorno al sentiero a volte erboso e a volte sassoso.
Dalla sommità si possono intravedere a 360 gradi quasi tutti i rilievi delle prealpi bresciane (vedi panoramica video), tra cui il Mt. Guglielmo a est a nord la Corna Blacca, a est il Mt. Stino e a sud la Maddalena. Breve sosta e riprendiamo il cammino scendendo sul fianco nord facendo attenzione a dei tratti ghiacciati , pure l’erba ci crea qualche problema in quanto essendo avvizzita e scivolosa ci costringe a procedere con cautela.
Arriviamo finalmente in fondo alla discesa dove ci aspetta una traversata in direzione della M.ga Pian del Bene. Percorrendo in piano l’intero pascolo con qualche tratto in leggera salita raggiungiamo l’edificio che in questo periodo si presenta chiuso. In questi luoghi nel periodo estivo , c’è molto movimento, specie nel periodo di mungitura delle vacche e della produzione di formaggi. In asservimento a questi alpeggi esiste una carrareccia che sale dal basso. Noi prendiamo questa via per riportarci in loc. Ronchi e chiudere l’anello che abbiamo intrapreso la mattina
Alfredo Chiodi
Accompagnatore di Escursionismo del CAI di Gavardo sottosezione di Brescia.Esperto conoscitore delle montagne bresciane in particolar modo di quelle della ValleSabbia ,territorio in cui vive ed effettua le sue escursioni .Collaboratore dell’equipe di vivilavalsabbia.com
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