Questo itinerario ad anello si snoda nel Comune di Provaglio alle pendici del M.tr Besume e precisamente in località Ludrio dove estesi prati e innumerevoli piante da frutto fanno da corredo alla contrada Livrio. Da qui continua la strada per Teglie , altro versante e altro ambito comunale . Altre strade meno importanti salgono verso i prati di Paullo ,un borgo di poche case e vecchi fienili posti fin sotto le pendici del M.te Polmone. Un tempo il borgo era vissuto tutto l’anno e tutte le persone che vi risiedevano erano impegnate nei lavori di falciatura dei prati per ottenere foraggio per il bestiame e il taglio dei boschi per il legname necessario nella stagione invernale. Ormai gran parte dei lavori, che qui si svolgevano sistematicamente, sono scomparsi e le poche abitazioni che restano sono utilizzate nei fine settimana e nei periodi di vacanza, Le frazioni più popolate dell’intero comune sono svariate e rimangono a vari livelli di altezza;quella più in altura: Arveaco rimane inondata di luce, data la favorevole esposizione a sud dell’intera conca , dal sorgere del sole fino al suo tramonto . Nel versante opposto troviamo Treviso Bresciano adagiato nella propria valle e l’abitato di Eno ai piedi del torrente Agna. Tutta l’area ,nel periodo della seconda Guerra Mondiale fu interessata da episodi di resistenza partigiana per cui è frequente trovare manufatti a testimonianza di tali avvenimenti storici . La chiesetta alla sommità del monte Besume ne è un esempio.
Ascesa : 400 mt. circa
Lunghezza anello : 7,2 Km.
Durata : 2h 30′
Altitudine partenza : 760 mt.
Altitudine max. : 1115 mt.
Periodo : primavera, estate,autunno
Difficoltà : E(escursionisti)
Punti interesse : Storico legato alla Resistenza
Tipo percorso : ad anello(strade bianca con pezzi cementati ,mulattiere, sentiero inerbito ,
Appoggio : per la chiesetta sommitale si può chiedere le chiavi al bar ad Arveaco ;
Equipaggiamento : abbigliamento da trekking
Se si giunge da Teglie una volta superata la chiesetta della Madonna della Neve si valica il piccolo passo in Loc. Cocca e si affrontano i due tornanti in discesa fino al piano e dopo un paio di centinaia di metri si individua la strada sterrataa destra dalla quale si parte . Se si perviene da Provaglio, dalla frazione di Livrio, si può giungere fino al Santuario delle Cornelle dove si può comodamente depositare l’auto in un ampio parcheggio adibito alla visita della chiesa e raggiungere a piedi il luogo di partenza poco più avanti
Giornata tersa e temperatura, data la stagione primaverile appena iniziata e l’orario presto, abbastanza frizzante. Iniziamo il nostro cammino a piedi lungo una stradicciola di campagna che si staglia nei campi dopo esserci allontanati dalla principale che prosegue per Livrio passando presso il famoso Santuario delle Cornelle. Un insieme di case disseminate in ampi spazi fa da sfondo ai vari avvallamenti prativi che dobbiamo attraversare fino a raggiungere la Loc. Ludrio.
La strada sterrata antecedentemente percorsa ci conduce a un crocevia dal quale partono anche degli altri tracciati. Uno di essi sarà quello che dovremo intraprendere al ritorno in senso inverso per compiere il percorso ad anello. Per il momento seguiremo le indicazioni che ci portano verso sinistra percorrendo il sentiero n. 469.
Sul segnavia è indicato il sentiero N. 469 che ci porterà, come prima e ravvicinata tappa, al borgo di Paullo già anticipato nella prefazione. Questo scorcio abitativo, originariamente composto da fienili e semplici case , offre sensazioni di tranquillità e suscita emozionanti ricordi. Contornato da un ampio bosco di castani e da innumerevoli piante da frutto si disloca nell’ampia radura che culmina fin sotto le rocce antistanti il M.te Polmone.
I prati circostanti sono cosparsi da innumerevoli fioriture ed gli alberi rivestiti di gemme danno sfoggiano della loro bellezza alla primavera che arriva. In prossimità di un roccolo ci soffermiamo per osservare un uccello rapace che sale spinto dalla brezza mattutina fino alle rocce sommitali, forse starà scrutando una possibile preda d’agguantare o semplicemente cercando un nuovo giaciglio tra le balze verticali della falesia.
Transitando per il borgo rimaniamo affascinati dagli oggetti vecchi appesi alle pareti delle case. La nostra attenzione si riversa verso alcuni attrezzi che ne conoscevamo l’esistenza ma non sapevamo quale fosse il loro utilizzo. Non stanchi di osservare ci concediamo un frugale spuntino seduti ad tronco di pianta diligentemente scavato dall’artista intagliatore che ne ha avuto l’ispirazione.
Ripreso il cammino ci dirigiamo verso sinistra per il sentiero che per ora rimane quasi pianeggiante e segnato dalla presenza di una affrescata cappella votiva. A lato di un orto si scorge un gigantesco blocco di roccia caduto probabilmente chissà quanti millenni di anni fa.
Poi sulla destra troviamo una ripidissima strada cementata che porta alle loc. di Sereno di sopra e di Prat de Ruca. Fin qui si può arrivare anche in auto e da qui si può raggiungere in men di mezza ora a piedi la cima del M.te Besume . Lungo il percorso troviamo una lapide in onore ai partigiani che in questi luoghi sono stati catturati e successivamente giustiziati. Parte del sentiero che stiamo percorrendo fa parte di uno dei tanti itinerari a tema che si possono effettuare nel territorio della Valle Sabbia e ed appartengono alle vicende storiche legate alla Resistenza . L’intero percorso è tracciato con i colori del tricolore ed è visibile su gran parte dei segnavia verticali posti agli snodi principali della rete di sentieri del CAI in bianco e rosso.
Giunti finalmente in vetta ci affacciamo al punto di osservazione posto in prossimità della chiesetta. Da lì possiamo spaziare con lo sguardo verso l’intera conca sottostante che partendo da Barghe si inoltra fino alle frazioni più alte dell’intero comune di Provaglio.
Valutiamo di compiere un giro ad anello per il ritorno, per cui ridiscendiamo fino al passo Gioiello e da lì proviamo a individuare il sentiero che ci possa portare al passo del Cul, punto ben segnato sulla carta topografica ma difficilmente individuabile per l’assenza d’ indicazioni sul posto. Perdiamo quota lungo una evidente traccia erbosa che scende verso nord e scende verso il comune di Treviso Bresciano. Scesa parte della dorsale intersechiamo un sentiero che, marciando verso destra, porta verso una piccola postazione di caccia. Nei pressi troviamo anche il sentiero ufficiale n.496 e 469 che provenendo dal passo del Cul riporta ,raggirando l’intero promontorio ,alla frazione di Paullo e da li raggiungere il luogo di partenza.
Alfredo Chiodi
Accompagnatore di Escursionismo del CAI di Gavardo sottosezione di Brescia.Esperto conoscitore delle montagne bresciane in particolar modo di quelle della ValleSabbia ,territorio in cui vive ed effettua le sue escursioni .Collaboratore dell’equipe di vivilavalsabbia.com
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