Il suddetto itinerario si svolge sulla sinistra orografica della valle del Caffaro. Percorrendo la forestale che sale dal Gaver si raggiunge la piana di Bruffione e poi transitando nei pressi di alcune malghe si arriva al passo omonimo. Con un attraversamento su ex strada militare si raggiungere comodamente il passo Brealone e per verdissimi e colorati pascoli si raggiungono, più in basso, i due laghi alpini più frequentati della zona.
Ascesa : 750 mt. circa
Lunghezza anello : 16 Km.
Durata media;: 5h 30′
Altitudine partenza : 1460 mt.
Altitudine max. : 2210 mt.
Periodo : consigliato in estate
Difficoltà : E(escursionistica)
Punti interesse : Naturalistico,visita alla lavorazione del formaggio in malga
Tipo percorso : ad anello(forestale, ex strada militare, sentiero erboso
Appoggio : Bivacco al passo Bruffione;
Equipaggiamento : abbigliamento leggero da trekking
Si raggiunge in auto il lago d’Idro dalla Valle Sabbia o dalla Val Giudicarie a seconda della provenienza. A metà lago dalla statale diparte la strada che raggiunge prima l’abitato di Bagolino e poi sale verso la località alpina del Gaver. Superato il primo ristorante sulla sinistra, dopo alcune leggere curve e percorso qualche centinaia di metri sulla destra ci appare il bar ristorante Bruffione con il suo ampio parcheggio. Qui inizia il nostro percorso a piedi.
Seguiamo la strada forestale che si staglia nella pineta dopo aver attraversato il ponte sul torrente Caffaro. Alcune indicazioni più dettagliate sono ben visibili sulla carta dei sentieri esposta nella bacheca antistante il Bar Bruffione dove abbiamo parcheggiato l’auto e altre subito dopo il ponte dove inizia la salita vera e propria . La vecchia via procede a mezzacosta guadagnando circa 300 metri di quota in poco più di 2,5 Km. , la pendenza è costante e non rompe il passo anche all’escursionista meno preparato .
Completamente in ombra si dirige verso sud aggirando la cima Valdì e raggiungendo, sotto le rocce della stessa cima , l’intaglio che immette nella Piana di Bruffione . Percorrendo questo tratto , che è l’unico punto scoperto dal riparo dalla vegetazione e dalle valanghe nel periodo invernale , si può spaziare sull’intera valle da cui siamo saliti in auto .
Volendo si potrebbe giungere fin qui prendendo un altro sentiero che parte nei pressi della Casa del Soldato in località Valdorizzo ma questo comporterebbe un ulteriore dislivello da compiere.
Giunti nel punto in cui la strada si apre ai pascoli troviamo altre indicazioni che smistano l’escursionista in luoghi disparati. Noi proseguiamo diritti verso la prima malga della Piana di Bruffione che per l’appunto essendo più bassa di quota delle alte è nominata come Malga di Bruffione di Sotto.
In questa malga, dal latte fresco munto dalle vacche, viene prodotto il tipico formaggio della zona, esso viene distribuito in quasi tutta la valle Sabbia e oltre con il marchio Bagoss DOC
Non lontano da questo luogo udiamo il suono dei campanacci delle mandrie al pascolo e più avanti scorgiamo quel che resta di un cimitero di guerra dove furono sepolti dei soldati periti sotto una valanga.
Proseguendo lungo la valle lasciamo il terreno torboso della zona pianeggiante e seguiamo per un breve tratto il torrente fino alla Malga Bruffione di Mezzo . Man mano saliamo i prati sempre più fioriti fanno da cornice alle cime che sovrastano il passo, questa sarà la nostra prima meta.
In prossimità del passo una costruzione, eretta su un esistente manufatto montano, sventola un vessillo tricolore. Si tratta del Rifugio bivacco al passo Bruffione dedicato a Olivo Fusi e Paolo Pescosta.Esso è posto tra la valle Aperta, in territorio trentino, e la valle da cui siamo saliti. Nel suo interno sono presenti una stufa , un camino, un tavolato sopraelevato per il pernotto, e una cucina per preparare cibi caldi. Considerato come punto d’ appoggio per quanti volessero effettuare il trekking dell’alta via del Caffaro è un ottimo riparo anche per chi fosse sorpreso da eventi meteorologici avversi.
Dopo esserci rifocillati, lasciamo questo luogo e a malincuore riprendiamo il nostro cammino diretti al passo di Brealone disposto lungo la dorsale che conduce al M.te Telegrafo e oltre verso il M.te Carena sopra Bagolino.
Percorriamo la dissestata strada militare inizialmente in leggera salita e poi, con un brioso traverso sospeso a mezza costa fino al passo Brealone. Questo percorso è utilizzato anche dagli appassionati di mountainbike spesso per sconfinare in territorio trentino .
Questo luogo è forse l’unico dal quale si vedono entrambi i laghi nella loro interezza. Il bacino è insediato in una conca tra il Dosso dei Laghi a destra e il Dosso Trabacù posto alla sinistra della foto.
Giunti al passo, sopra un muro di roccia, possiamo scorgere le tre possibili direzioni da seguire. Noi ci avventuriamo giù per un valloncello gremito di pecore al pascolo. Più avanti avremo modo di capire dove essi vengono regolarmente alimentati e quale sia la natura che li contraddistingue. In breve tempo li raggiungiamo e ne seguiamo le loro sponde.
Entrambi sono sorgivi e raccolgono le acque meteoriche nel loro bacino naturale nell’intero circolo di origine glaciale. Con stupore notiamo che per l’abbondante rialzo termico di quest’anno, nel lago più a valle, si sono formate molte alghe. Raggiunto l’esiguo estuario ci accingiamo ad attraversare, un ponticello in legno ci facilita il compito e in men che non si dica raggiungiamo la malga dei laghetti posta a un centinaio di metri più a valle
Scendiamo per aperte radure delimitate da boschi di larici fino alla piana sottostante dove chiudiamo l’anello. Da qui in poi il percorso coincide con quello effettuato in salita nella mattinata, ovvero seguendo la forestale che in leggera discesa ci porta in località Gaver al parcheggio del Bar Bruffione
Alfredo Chiodi
Accompagnatore di Escursionismo del CAI di Gavardo sottosezione di Brescia.Esperto conoscitore delle montagne bresciane in particolar modo di quelle della ValleSabbia ,territorio in cui vive ed effettua le sue escursioni .Collaboratore dell’equipe di vivilavalsabbia.com
Titoli di AE AEI
Cosa puoi trovare nei dintorni
Ottieni consigli pratici basati sulla nostra esperienza e avventure.
claudio
ciao Dedo,
oggi che è una giornata uggiosa ho trovato il tempo per visionare il tuo blog che mi avevi suggerito.
ti faccio i complimenti e non avevo dubbio del risultato visto che sei veramente innamorato della montagna oltre ad essere informato.
io purtroppo sono sempre stato un pigrone e forse non so apprezzare quanto hai illustrato ma ti assicuro che scorrendo le immagini ti viene voglia di partire ed immergerti nella natura con tutto quello che offre……..
da inesperto ho notato che gli itinerari sono bene illustrati sotto tutti gli aspetti e sono sicuro che otterrai gli apprezzamenti di tanti appassionati.
questa è la tua vera vita!!!!
tanti auguri per i prossimi progetti
Caio
Alfredo
Ti ringrazio molto e scusa per la non pronta risposta ai tuoi energici elogi alla mia principale passione.Vedrete che quando la prossima estate sarete con consorte e magari nipoti in soggiorno a Bagolino(da quanto ho capito)anche voi potrete godere dei bellissimi paesaggi della vallata e della quiete che vi regna. Portate con voi anche gli scarponi però.