Borgo medievale di Bagolino
Uno dei più caratteristici ed antichi borghi montani
Interessante per
- scoprire un antico centro medioevale con le sue storiche dimore
- visitare la chiesa di San Giorgio e ammirare le sue importanti opere d’arte
- assaporare succulenti piatti a base del locale formaggio Bagòss nelle trattorie locali
- conoscere le tradizioni del passato al museo Habitar in sta terra
Modalità di percorrenza: a piedi
Difficoltà: T
Tempo di percorrenza: 1 h. 30′
Dislivello: scarso
Periodo consigliato: tutto l’anno
Chiesa parrocchiale di San Giorgio
Dall’autostrada A4 (Milano-Venezia) uscita Brescia est. Proseguire sulla SS45bis in direzione di Madonna di Campiglio. Si raggiunge il lago d’Idro e si segue la strada che percorre la riva occidentale del bacino. Ad una rotonda si devia in direzione Bagolino. Dopo pochi chilometri si raggiunge il borgo con possibilità di parcheggio all’ingresso del paese. In dieci minuti a piedi, proseguendo per via San Giorgio, si raggiunge il centro storico.
Il Percorso
L’itinerario alla scoperta del patrimonio artistico-culturale di Bagolino si snoda tra vicoli e viuzze del centro storico. Punto di partenza è la Pro loco di Via San Giorgio n°7, dove si trovano mappe illustrative e approfondimenti. Guardando l’edificio si prende la destra e dopo pochi passi si devia a destra scendendo lungo la strada acciottolata in Via Portici, antica asse stradale principale del paese dove esponevano i negozi medioevali con grosse pietre che fungevano da banco. Proseguendo si superano una serie di archi fino a quando, giunti all’antica banca contrassegnata dal numero 9 quasi al termine dell’abitato, si prende la stradina che sale a sinistra che ci riporta in via San Giorgio. Ci si dirige verso la Pro Loco sulla sinistra e si giunge in Piazza Consiglio, caratterizzata dalla fontana ottagonale. Si prosegue lungo Via San Giorgio, si oltrepassa la Pro Loco e si prende la prima scalinata di Via IV Novembre che sale sulla destra. Dopo pochi gradini a destra si supera la biblioteca e lungo la scalinata si sale verso la chiesa patronale di San Giorgio. Poco prima di giungervi, dalla scalinata si può notare la guarnigione militare, antica sede dei capi milizia di Bagolino, e un bell’affresco raffigurante il leone di San Marco. L’esterno della Parrocchiale di San Giorgio ha un’imponente facciata a capanna, alleggerita da una trifora e da un elegante pronao a sette archi. L’interno è decorato in forme barocche e custodisce preziose opere di Tintoretto, Tiziano, Palma il Giovane e Andrea Celesti.
Nello stesso piazzale c’è la chiesa di San Lorenzo e dirimpetto la mole dell’antico convento, ora casa di riposo, con la sua chiesetta, dove è custodita una delle prime opere di Tintoretto. Si scendono nuovamente le scale per lasciare il quartiere di Osnà ed entrare nel quartiere di Cavril. Giunti alla fine della scalinata si prosegue a destra lungo Via San Rocco. Dopo poche centinaia di metri si trova Piazza Marconi, la Piazza centrale di Bagolino. Da qui si può godere di un suggestivo paesaggio sul quartiere Osnà e la parrocchiale di San Giorgio. Si prosegue in Via San Rocco fino a piazzetta Marchiondi. A destra si sale in via Pietro da Cemmo fino al civico 51, dopo il quale si gira a destra e si prosegue fino a Via Chiusure. A questo punto a destra si vede un antico calzolaio e a sinistra le “Procuratìe”, un edificio che ospitava i personaggi importanti in visita a Bagolino. Ancora salendo dopo poco a sinistra si vede la “Casa Torre”: un bel palazzo dipinto, sede del Comune in epoca medioevale. Girando a sinistra si giunge in Piazza Mercato, in cui oltre alle antiche prigioni si osservano, sullo spigolo di una casa, due faccioni in pietra che dovrebbero essere le effigi dei Conti Lodron. Si prosegue lungo Via Divisione Tridentina, dove in basso a sinistra si può vedere una pietra raffigurante la Dea della Fertilità, retaggio della cultura pagana.
Dal civico 5 si risale il vicolo e si trova la Casa Museo “Habitar in sta terra”, imperdibile tappa per scoprire le più importanti tradizioni e costumi locali e dove approfondire la storia e la cultura del luogo. Questo interessante museo raccoglie oggetti e documenti del borgo di Bagolino risalenti per lo più all’Ottocento. Interessanti un telaio ancora funzionante, oggetti per la filatura e tessitura ed utensili per il lavoro agricolo e l’alpeggio. Di fronte al museo sale un vicolo che porta a Via Madonna di San Luca da dove si prende la sinistra e si prosegue per diversi metri fino alla chiesa di San Rocco, che racchiude uno dei cicli di affreschi più importanti della fine del XV secolo in Lombardia, eseguiti da Pietro Da Cemmo. Con la chiesa alle spalle si attraversa la strada, il giardinetto pubblico e un ponte che ci conduce alla chiesa di Adamino. Lungo la via ci si congiunge nuovamente alla strada provinciale e dopo pochi passi arriviamo al cimitero di epoca napoleonica, noto per le sue cappelle gotiche e le croci in ferro battuto. Si ritorna quindi al centro storico scendendo a destra della chiesa di San Rocco e proseguendo dritto per la strada principale del paese fino alla Pro Loco, punto di partenza dell’itinerario.
Associazioni e/o aziende che valorizzano le comunità e il territorio
Associazione culturale “Habitar in sta terra”
Associazione che si pone l’obiettivo la salvaguardia, la tutela e la divulgazione del patrimonio culturale di Bagolino. Tra i progetti realizzati si segnala il museo etnografico, il restauro di affreschi e santelle nonché l’organizzazione di eventi e la redazione di pubblicazioni culturali.
Associazione culturale Legno e Identità
Questa associazione, che opera nella frazione lacustre di Ponte Caffaro, è impegnata nel recupero e nella divulgazione del repertorio musicale locale. Una parte importante è dedicata alla liuteria bagossa: fin dal 1700, infatti, nel territorio di Bagolino vengono creati strumenti da corda come violini, viole, violoncelli. Nel corso dell’anno sono inoltre organizzati laboratori sulla lavorazione del feltro, la costruzione di maschere, la lavorazione su telaio e corsi di dialetto bagosso. L’associazione è disponibile (su prenotazione) a presentare al pubblico i suoi laboratori.
Aperture e contatti
• Pro Loco Bagolino: via S. Giorgio, 5 – Bagolino
tel. (+39) 036599904 – (+39) 3341324766
www.bagolinoinfo.it – bagolinoinfo@tiscali.it
Aperto tutto l’anno: mercoledì dalle ore 10,00 alle 12,30, sabato dalle ore 10,00 alle 12,30 e dalle ore 16,00 alle 18,30, domenica dalle ore 10,00 alle 12,30.
Estensione dell’orario di apertura anche ad altri giorni durante la stagione estiva (luglio e agosto), la stagione invernale (Natale) e nel periodo del Carnevale. Presso la Pro Loco possibilità di noleggio audio guide.
• Raccolta etnografica dell’Associazione Culturale “Habitar in sta terra”: via Madonna San Luca, 37 tel. (+39) 036599558
www.bagolinoweb.it
Ingresso gratuito. Apertura su richiesta.
• Associazione culturale Habitar in sta terra:
www.habitarinstaterra.it
• Orari chiesa di San Rocco: in fase di restauro.
Apertura estate 2015. Info presso la Pro Loco.
• Orari chiesa di San Giorgio: aperta tutti i giorni dalle ore 8,00 alle 19,00
• Associazione culturale legno e identità:
Facebook.legnoidentita.it ; marco.buccio@libero.it
Per approfondire
Presso il museo Habitar in sta terra sono in vendita le pubblicazioni:
• Bortolo Scalvini, Storia della valorosa e spaziosa terra di Bagolino
• Alberto Vaglia, L’epidemia di colera del 1836 a Bagolino e Ponte Caffaro. € 10
• Giuliano Fusi, Gli statuti di Bagolino del 1473. Vivere a Bagolino e sul Pian d’Oneda 500 anni fa. € 10
• Carlo Buccio, Storia di Bagolino, a cura di Luca Ferremi € 10
• Alberto Panelli, Istoria della nostra Terra di Bagolino, a cura di Luca Ferremi € 10
Presso la Pro Loco sono in vendita
• Nuova guida Habitar supportata da cartelli lungo il percorso e audioguide (suggerite per compiere il tour del borgo);
• diverse altre pubblicazioni che approfondiscono tematiche che vanno dalla storia alle tradizioni, dallo sport alla gastronomia.
Curiosità
Il Carnevale di Bagolino ha origini antichissime ed è uno spettacolo assistervi almeno una volta. Per i due giorni di Carnevale, il lunedì e il martedì, il paese si ferma e le strade sono animate da gruppi di màscher e dalla compagnia dei balarì, accompagnati dalle melodie dei suonatori. I màscher, che sono rappresentati con il viso da vecchi, percorrono le strade in modo chiassoso riservando dispetti a chiunque incontrano. I Balarì indossano un colorato e ricco copricapo e danzano elegantemente. Nel 1970 l’etnologo Italo Sordi scriveva: << non esiste in Europa un altro fenomeno musicale coreutico e rituale così compatto e completo>>. Ancora oggi questa è una manifestazione vissuta e partecipata da tutta la popolazione, una delle poche rappresentazioni di cultura locale che ancora legano il passato con il presente. Info: proloco@bagolinoinfo.it
Il chiodo d’oro
Non lontano dal centro di Bagolino, si può scoprire un sito geologico di interesse mondiale a cui è stato riconosciuto un “Golden Spike” (Chiodo d’Oro) come punto di riferimento per il limite tra i piani Anisico (242,5 milioni di anni fa) e Ladinico (240,5 milioni di anni fa).