Per il sentiero delle cascate
Ascesa : 607 mt.
Lunghezza : 7,4 Km.
Durata : 3h 30′
Altitudine partenza : 424 mt.
Altitudine max. : 1031mt.
Difficoltà : EE (EscursionistiEsperti)
Punti interesse : Cascate,
vegetazione,panorami sul lago
Tipo percorso : sentiero con tratti attrezzati di funi e scalette
Appoggio : malga Ancisa privata o Rif Cavacca
Equipaggiamento :
abbigliamento media montagna
Giunti al lago d’Idro , alla frazione di Pieve d’Idro prendere la deviazione per Capovalle ,Magasa Treviso Bresciano ,deviazione ben segnalata ancor prima di entrare nel paese dove il fiume Chiese esce dal lago e si immette nel suo corso tortuoso. Superato l’abitato seguire lastrada in direzione di Capovalle per circa 2 Km. .Appena dopo una rotonda sulla destra prendere la strada che sale alla Pizzeria Bellavista dove troveremo anche la segnaletica per il sentiero delle cascate. A questo punto cerchiamo uno spazio per parcheggiare (possibilità anche ai bordi della strada principale )in modo da facilitare la ripresa del mezzo senza ripercorrere parte di sentiero fatto alla partenza.
20 Settembre-2020
Il giro ad anello che propongo è un classico della zona e vede come luogo d’interesse il versante orientale del bacino del lago d’Idro. La nostra metà è La cima Perlè,un punto panoramico che domina l’intero bacino del lago d’idro. Abbiamo lasciato l’auto nel piccolo parcheggio nei pressi di un casolare immerso nel verde(consigliabile è lasciarla addirittura sulla strada provinciale in modo da riprenderla più facilmente al ritorno) ) si seguono le indicazioni poste a bordo strada recanti le scritte per il Sentiero delle Cascate. Giunti quasi in piano nei pressi di una stretta gola da dove scaturisce un torrentello troviamo le indicazioni che ci porteranno alle cascate più in alto,transitando sull’altra sponda invece seguiremmo un sentiero alternativo che sempre sale dalla strada statale.
Le scale, le passerelle e quanche altra infrastruttura ,posta dal gruppo dei Sentieri attrezzati d’Idro per per la nostra incolumità, protegge e facilita la nostra progressione. L’ ambiente in cui ci muoviamo presenta delle gole scavate dal azione erosiva dell’acqua , le pareti sono levigate ed i salti di roccia sono innumerevoli.
La vegetazione cresce rigogliosa ,specie nel periodo più caldo dell’anno, propio per la costante umidità che l’acqua delle cascate fornisce. Nei periodi poco piovosi può accadere che le cascate non presentino il massimo della loro spettacolarità, comunque l’ambiente circostante rimane sempre suggestivo.
Senza eccessivo sforzo guadagnamo i circa 150 mt. di dislivello che ci separano dalla base della cascata fino al bivio che incontreremo più avanti e che sarà un possibile rientro per chi non vuol proseguire per la parte alta più facile ma più faticosa per l’ulteriore dislivello che implica la salita fino alla vetta.
Il sentiero continua nell’ampio vallone ,procediamo poi nella fitta foresta di carpini faggi e più in alto abeti che con le fitte chiome ci protegge dal calore del sole che in queste giornate di fine settembre è ancora forte. Alcuni tornanti del sentiero ci permettono di salire verso il piccolo passo(gola di Meghè)che si erge più in alto separado la vetta del restante promontorio più interno e che è il corpo montuoso delle terre disposte tra i due laghi ,il Garda e quello d’Idro
Guadagnamo poi la vetta che si presenta come un promontorio dalla forma conica sulla cui sommità si erge una doppia croce in legno ancorata al suo piedestallo in cemento .Da qui la vista sul lago e sulle montagne circostanti è eccezzionale dal quadrante nord si scorgono le dolomiti di Brenta e le montagne del gruppo dell’Adamello , mentre ad ovest svettano la Corna Blacca ,il Dosso Alto e gran parte delle Prealpi che si elevano in territorio valsabbino.
Dopo esserci soffermati per consumare uno spuntino ed aver scattato qualche fotografia al paesaggio circostante ,decidiamo di ripassare per la gola di Meghè,per poi proseguire verso i pascoli più in alto dove si trova la malga Ancisa . Qui prendiamo l’occasione per salutare dei nostri concittadini ,che nel periodo estivo, portano i loro animali al pascolo.
Riprendiamo in nostro cammino di ritorno per la gola di Meghè inizialmente attraverso la mulattiera che porta alla Loc. Cavacca , (parte dell’ ippovia che porta da Treviso Bresciano e prosegue attraverso il passo Fobbia fino a Capovalle),per poi prendere il sentiero in discesa con le indicazioni verso Crone in direzione nord . Circondati da faggi scendiamo fino a raggiungere una dorsale molto panoramica ,il versante del lago è molto scosceso ed in certi tratti strapionbante ,affacciarci per qualche scorcio fotografico è possibile su dei terrazzini naturali,noi comunque ci muoviamo agiatamente su un sentiero comodo dal lato opposto ed in poco tempo guadagnamo una biforcazione .
Qui vi è indicata la direzione per il possibile rientro senza dover scendere fino a Vantone. Risaliamo leggermente in direzione del passo Cocca ,fino a trovare le indicazioni per Crone tralasciando quelle che salgono alla cima Crench ,quindi scendiamo fin allo stradone. Se vogliamo tagliare qualche tornante , possiamo prendere qualche scorciatoia ma il più viene fatto su asfalto fino a raggiungere la nostra vettura. In alternativa si può prendere il sentiero a destra al primo tornante e giunti a Crone e riportarsi per vie interne sulla trada principale.
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