L’ itinerario si espleta in bassa Valle Sabbia e si inserisce in uno scenario di bassi rilievi il cui aspetto ricorda alcuni ambienti carsici presenti nella zona.Questa escursione prevede, se effettuata per la cresta est, capacità tecniche di arrampicata non troppo sostenute almeno per la parte più alta. Una valida alternativa molto meno impegnativa è raggiungere la vetta da un sentiero che diparte dalla Rocca e fiancheggia la montagna. Immersi nel verde nella prima parte del tragitto, il paesaggio cambia aspetto se seguito per la cresta sud. A pendii e pareti scoscese si susseguono attraversamenti su rocce a volte taglienti ,questo fino alla vetta. Alcuni passaggi sono molto panoramici e divertenti non eccessivamente impegnativi , si consiglia comunque prudenza e condizioni favorevoli.
Ascesa : 400 mt. circa
Lunghezza : anello di 5 Km.
Durata : 3,00 h.
Altitudine partenza : 240 mt.
Altitudine max. : 630 mt.
Difficoltà : EE (Escursionisti Esperti)
Punti interesse : Santuario Madonna della Rocca
Tipo percorso : scalinata fino alla Rocca,per la cresta roccette
Appoggio :
Equipaggiamento : abbigliamento scarpe da trekking
Appena usciti dalla super strada all’altezza di Vobarno dirigersi verso il centro abitato. Si può lasciare l’auto sul lato sinistro della strada (Via Migliorini a fianco del fiume oppure nel primo slargo poco dopo la strada che entra nella valle Degagna. Poi dirigersi a piedi verso la chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta, e seguire sulla destra la via Corte.
11 Gennaio-2021
Questa escursione è inserita in quegli itinerari di fondo valle(Bassa Valle Sabbia)dove il dislivello da effettuare e la quota di partenza è minima, per cui la stessa può essere effettuare nell’arco di mezza giornata.
L’ itinerari inizia dietro la chiesa di Santa Maria Assunta percorrendo il viottolo che sale lungo il crinale a ridosso del paese. La segnaletica è ben visibile e posta all’ inizio della Via Corte, essa indica le varie percorrenze che possono essere di collegano con la valle adiacente (Valle Degagna) nonché per il raggiungimento della vetta.
Molto invitante invece è la scalinata che si dilunga dopo aver superato una strettoia in muro di pietre e pavimentazione in cemento.
Come prima tappa abbiamo la Chiesa di San Faustino e Giovita posta a pochissimi minuti dal paese. Il viottolo che qui sale si identifica anche con il percorso per raggiungere il Santuario dedicato a Maria della Rocca e fa parte dell’itinerario religioso della Via Crucis.
L’ edificio a prima vista si presenta bel conservato se non fosse per la presenza di transenne che ne delimitano l’accesso per il rischio di caduta di tegole e calcinacci.
Attraversando fondi e terrazzi coltivati e transitando a fianco di costoni rocciosi di origine sedimentaria, perveniamo alla base della Rocca. Superato un cancello possiamo salire la scalinata in granito in direzione del portale d’ingresso che presenta un magnifico bassorilievo in metallo modellato e posizionato di recente.
Gettando lo sguardo verso il basso, lungo le rive del fiume Chiese, si possono notare alcune strutture commerciali, artigianali e amministrative che si sono insidiate di recente, sostituendo gli spazi che una volta erano occupati dall’industria metalmeccanica della famiglia Falk .
Giunti alla base della Rocca si presenta un ripiano destinato a spazio ricreativo e di picnic. Qui partono ulteriori sentieri tra cui più a sinistra e difficilmente individuabile quello che segue la cresta sud riservato a persone esperte, in quanto presenta tratti di arrampicata su rocce.
Man mano che ci si alza si può intravedere il punto culminante rappresentato dalla croce di vetta, una struttura in ferro recante al centro una immagine in tre dimensioni di Cristo.
Alla base della croce uno spazio pianeggiante ricavato tra i massi affioranti del terreno permette movimenti più agevoli e se proprio vogliamo osservare più da vicino il fondo valle ci possiamo sporgere sul versante ovest facendo attenzione a non inciampare nelle funi metalliche che assicurano i massi pericolanti al terreno affinché non scivolino verso il basso. Qui lo spettacolo sull’intera valle è assicurato, in quanto l’intera cresta rivolta verso sud non ha ostacoli visivi e in giornate terse si può mirare la penisola di Sirmione prolungarsi nelle acque del Garda.
Per il rientro è consigliato prendere il sentiero che scende gradatamente verso nord per circa duecento metri, piegando verso destra al bivio e seguendo l’unico sentiero di rientro a mezzacosta che agevolmente ci porta verso la Rocca, da qui per lo stesso tragitto intrapreso qualche ora prima fino al paese.
Alfredo Chiodi
Accompagnatore di Escursionismo del CAI di Gavardo sottosezione di Brescia.Esperto conoscitore delle montagne bresciane in particolar modo di quelle della ValleSabbia, territorio in cui vive ed effettua le sue escursioni. Collaboratore dell’equipe di vivilavalsabbia.com
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