La Valle Sabbia
La Valle Sabbia si trova nella parte nord orientale della provincia di Brescia ed è una delle tre grandi valli del territorio bresciano insieme alla Val Trompia e alla Val Camonica. Interamente solcata dal fiume Chiese che qui forma il lago d’Idro, si presenta come una lunga valle contornata da valli laterali e monti boscosi.
La morfologia è ricca e diversificata: si va dalla pianura del Chiese nei pressi di Gavardo, si attraversano le Prealpi della bassa e media valle, si giunge allo specchio alpino del lago d’Idro, dove le montagne si fanno man mano più imponenti, fino ad arrivare alle montagne di Bagolino, dove il Cornone del Blumone, estremità meridionale del gruppo dell’Adamello, domina il paesaggio dai suoi 2800 metri di altitudine.
Gli abitanti sono poco più di 60.000 e si distribuiscono su un territorio di 700 km2 comprendente 25 comuni. Dal punto di vista economico, la Valle Sabbia vanta una lunga e consolidata tradizione industriale e artigianale (siderurgia, alluminio, meccanica), nonché in misura minore di una selezionata agricoltura di qualità (produzione di eccellenti formaggi, tra cui spicca il Bagòss di Bagolino, marmellate biologiche, miele di castagno e insaccati), e di una consolidata tradizione turistica (lago d’Idro, Bagolino e Vallio Terme). Negli ultimi anni si stanno presentando al mondo del turismo altre località meno conosciute che verranno presentate in questa guida. Il territorio si suddivide idealmente in tre aree che si percorreranno brevemente da sud a nord.
La bassa Valle Sabbia
L’area più vicina alla città e al lago di Garda è anche quella più urbanizzata. Una terra da tempo votata alla grande industria dove il carattere è meno marcatamente valligiano rispetto alla media – alta valle. Un’area legata al vicino lago di Garda, che influisce positivamente favorendo un clima mite. Qui si trova il più importante museo, il Museo Archeologico di Gavardo, che raccoglie reperti preistorici e di epoca romana. Di grande interesse anche la parrocchiale di Gavardo, le terme di Vallio (un’area dedicata al benessere e alla salute ubicata in un grande parco), la parrocchiale e la rocca di Vobarno. Da citare, inoltre, l’area di Serle, celebre per l’altopiano di Cariadeghe, dove vi sono percorsi speleologici unici in Italia (adatti solo ad un pubblico esperto). In questo territorio si può scoprire l’ antico monastero di San Bartolomeo, percorrere comodi sentieri e godere di suggestive vedute del lago di Garda.
La media Valle
Man mano che si sale verso nord la valle assume un carattere più montuoso e i paesi sono di minori dimensioni. Nelle valli laterali non è difficile trovare aree naturali ben conservate e borghi antichi. Il carattere industriale e artigianale si concretizza particolarmente nei centri di Odolo, Vestone e Casto. In questo territorio meritano attenzione: la Rocca, ottimamente conservata, e il contiguo Museo della civiltà Contadina e dei Mestieri a Sabbio Chiese; il Museo del ferro – Fucina di Pamparane a Odolo, testimonianza della laboriosità e dell’ingegnosità dei pionieri dell’industrializzazione. E ancora, l’antica chiesa di San Lino ad Agnosine e le parrocchiali di Bione, Preseglie e Provaglio V.S.
La vicina Casto vanta la parrocchiale interamente affrescata di Alone e la fucina Zanetti dove si possono scoprire le tecniche di lavorazione dei metalli. Sempre nel territorio di Casto, in un contesto naturale vi sono percorsi sportivi e culturali di grande interesse (itinerari alla scoperta delle antiche fucine, piste ciclabili, proposte per il trekking e vie ferrate). Si segnalano, inoltre, la parrocchiale di Mura, le rovine della rocca di Nozza con la contigua chiesetta di Santo Stefano e il Museo del Lavoro di Vestone. Un universo a parte è il territorio delle Pertiche, che comprende i comuni di Pertica Alta e Pertica Bassa. Qui, tra piccoli borghi, prati estesi e paesaggi agresti, il tempo sembra essersi fermato. In questo territorio meritano una visita l’antica chiesa di Sant’Andrea di Barbaine e il Forno Fusorio (a Pertica Alta), i borghi antichi (come Spessio di Avenone e Ono Degno), le chiese (come San Zenone e la parrocchiale di Levrange) e un interessante museo dedicato alla Resistenza e al folklore valsabbino (a Pertica Bassa).
L’alta Valle
Nell’alta valle le montagne si fanno più imponenti e i popolosi centri del fondovalle lasciano spazio al fresco bacino del lago d’Idro (o Eridio), un’area che vanta una lunga tradizione di accoglienza turistica. Questo splendido specchio d’acqua incorniciato da un contesto di verdi montagne, assume, rispetto agli altri laghi lombardi, caratteristiche prettamente alpine. Lungo dodici chilometri e largo due, l’Eridio raggiunge la profondità massima di 122 m. Si trova a 368 m di altitudine ed è circondato da monti boscosi che superano i 1000 m, per questo è considerato il più fresco tra i grandi laghi lombardi. Con i colori dominanti che vanno dal verde scuro dei boschi all’azzurro-verde del lago, ci si immerge in un ambiente incontaminato consigliato a chi ama la natura lontano dalla folla. Le spiagge naturali e di pietrisco sono tutte facilmente raggiungibili; particolarmente bella e suggestiva la spiaggia di Vesta (Idro), un paradiso di tranquillità da cui si scorge in tutta la sua maestosità la Rocca d’Anfo.
Meritevoli anche le spiagge di Crone e Lemprato (Idro), Anfo, Ponte Caffaro e Baitoni (frazione del comune trentino di Bondone). Oltre al tradizionale soggiorno balneare, qui si possono praticare sport acquatici e non quali: vela, windsurf, ciclismo, trekking e arrampicata. Immancabile il giro del lago in battello. Il territorio è ricco di sentieri e passeggiate, nonché di chiese come Santa Maria ad Undas e San Michele ad Idro, San Antonio ad Anfo e San Giacomo a Ponte Caffaro. A guardia del lago una delle più importanti rocche veneziane e napoleoniche della storia: la Rocca d’Anfo, una tappa obbligata per chiunque giunga in Valle Sabbia. Di grande importanza storica anche il Forte di Valledrane a Treviso Bresciano e il Forte di Cima Ora sulle montagne di Anfo. Suggestiva anche l’area di Capovalle, dove si trova un museo dedicato ai reperti bellici utilizzati durante la Grande Guerra e dove si può godere un ambiente naturale preservato.
A pochi chilometri dal lago, in una stretta valle alpina, troviamo Bagolino. In questa località meritano una visita le chiese di San Giorgio e San Rocco e la collezione etnografica del museo Habitar in sta terra. Le vicine montagne offrono la possibilità di praticare ogni tipo di sport: passeggiate a piedi o in bici e gite a cavallo in estate, sci alpino, discesa, fondo e ciaspolate in inverno. Proprio tra queste montagne sono nate alcune tra le più importanti tradizioni e specialità valsabbine: il Carnevale di Bagolino (celebre e colorata festività di origini cinquecentesche conosciuta in tutta Europa) e il pregiato formaggio Bagòss.